Anche l’edilizia come tutti i settori dopo la chiusura forzata, ha subito ingenti perdite economiche, ecco perchè il governo ha varato una serie di provvedimenti che “dovrebbero” rimettere in piedi l’economia del nostro paese. Per ciò che riguarda il nostro settore è stato approvato l’ecobonus del 110%, vediamo brevemente quali sono le caratteristiche del Decreto rilancio.
Art 119
Incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici.
Art. 121
Trasformazione delle detrazioni fiscali in sconto sul corrispettivo dovuto e in credito d’imposta cedibile.
(a) Isolamento termico delle superfici opache verticali o orizzontali con incidenza superiore al 25% della superficie disperdente.
(b) Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione pari almeno alla classe A.
(c) Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti ibridi in abbinamento a fotovoltaici o geotermici.
Questi vengono definiti “elementi trainanti” a cui possono essere accorpati la sostituzione degli infissi ed oscuranti con un tetto massimi di spesa di 750 euro/mq nei limiti di spesa prevista ovvero 60.000 euro complessivi per l’esecuzione del lavoro. Per usufruire dell’agevolazione bisogna garantire il miglioramento di almeno 2 classi energetiche o comunque portare l’edificio nella classe più alta di categoria, da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (A.P.E.) rilasciato da un tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata (certificata). I materiali isolanti utilizzati devono rispettare i criteri ambientali minimi (C.A.M.).
Possono usufruire della detrazione gli interventi effettuati: dai condomini, dalle persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività, dagli istituti autonomi case popolari, dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa. I soggetti che sostengono questi interventi dal 1/07/2020 al 31/12/2021 possono optare per un contributo sotto forma di: (a) sconto in fattura anticipato dal fornitore e da quest’ultimo recuperato sottoforma di credito d’imposta. (b) trasformare l’importo in credito d’imposta con facoltà successiva cessione ad altri soggetti.
Questo provvedimento permetterebbe:
1° di riqualificare energeticamente il patrimonio edilizio ormai decadente;
2°aumenterebbe in modo esponenziale il recupero IVA per lo stato;
3°darebbe al mondo dell’edilizia una forte spinta economica con conseguente innovazione e miglioramento.
La speranza di tutti è che venga presto reso attuativo da parte dell’agenzia delle entrate.